Non ho scritto una riga da Dubai perché avevo bisogno di staccare. Mi sono divertito. Ma tanto. Come un bambino scemo. Cinque giorni sintetici, con un’unica parola d’ordine: consumo. Di esperienze gourmet, breathtaking view, gite nel deserto, scivoli vista squali, spiagge bianche costruite su misura, metropolitane classe gold con finestra sul futuro.
Ecco la mia top ten:
1. Atlantis, sull’isola artificiale a forma di Palma. Il parco acquatico più spettacolare del mondo. Tuffarsi in un tubo e trovarsi in un acquario con gli squali. Vivere il brivido delle montagne russe su uno scivolo con il proprio corpo che diventa il treno su una rotaia d’acqua.
2. Il cesso della stanza al quarantottesimo piano del Nassima Royal Hotel. La faccia che ha fatto Emma la prima volta che ha visto le Emirates Tower dalla finestra del bagno. Le tende che si aprono automaticamente quando entri in camera. La vasca da bagno con vista sullo spettacolo della notte di Dubai.
3. Sgommare nel deserto a bordo di un fuoristrada. C’è un nome fico per dirlo che non so. Vuol dire fare gli scemi in auto con le gomme sgonfie surfando le dune.
3. Le esperienze gourmet. Le delizie della cucina libanese del Lima, il seducente gusto mediorientale del libanese Al Nafoorah.
4. La fontana che balla del Dubai Mall. La vista sui grattacieli, le luci della Torre più alta del mondo, il kitsch della musica araba e le acrobazie per i selfie.
5. Il paradiso sintetico di Al Mamzar. A un quarto d’ora dal casino di Deira, spiaggia bianca, palme trapiantate, se non alzi lo sguardo (e non ci sei mai andato) potrebbero essere i Caraibi.
6. Passeggiare intorno al Four Season con un look non adeguato. Prendere l’aperitivo al messicano Peyote in un tavolino apportato perché non si ha il dress code. 7. Volare Emirates. E atterrare a Bologna anziché a Malpensa.
8. La classe gold della metro. Coi sedili in pelle umana e il vetro panoramico sui grattacieli. 9. Il giro in barca sul creek dove ti accorgi che Dubai è anche vera. 10. Ancora il cesso. Salutarlo è stato difficilissimo.
Conclusioni? Non ho mai comprato esperienze, non faccio viaggi organizzati, odio i parchi tematici, se vedo il Luna Park piango. Ma Dubai è qualcosa in più. È come Las Vegas. Andateci quando vi sentiti troppo seri, troppo pieni di cose. La sua leggerezza vi conquisterà. Have a nice day!
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Fabrizio Raimondi
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