Non scrivo più. Perché non ho tempo. Perché sono pigro. Perché quello che sento lo tengo per me. Ho imparato a emozionarmi dentro. Perché la mia vita è fuori. Perché le parole sono come i social network: un flusso che viene e che soprattutto va. Perché le persone giudicano. Non capiscono. Sono pietre preziose a distanza, ma da vicino sono armi di distruzione di massa. Perché il cinismo è uno scudo che fa sentire comodi. Sono a Londra. E prima ero a New York, e prima a Parigi. È mattino presto, sento mia figlia che dorme con gusto di fianco a me. Sono fortunato. Non ho la testa ferma in un posto. Non ho un muro che mi impedisca di vedere quanto è sottile la linea tra un pensiero e un altro. Quanto le abitudini siano abiti da cambiare. Quanto l’amore sia l’unica lente per guardare il mondo. E quanto sia patetico prendersi sul serio. Recitare una sola parte è l’errore più sciocco che si possa commettere. La vita è colore, passione, emozione, divertimento. Il bianco e nero tenetelo per la bara, rien ne va plus.
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