E io che pensavo di essere strano. Dopo Las Vegas e San Francisco mi sento davvero banale. Siamo arrivati ieri notte: abbiamo iniziato ad esplorare la città questa mattina, dopo una omelette con tre uova, patate e bagel. Ho i piedi consumati, le salite di San Francisco mettono davvero alla prova.
Questa sera abbiamo visto i leoni marini a Fisherman’s Wharf. Uno spettacolo: si sono appropriati del molo. Strillano, dormono uniti, attaccano briga e giocano a spingersi nell’acqua. Una metafora del matrimonio.
Un freddo boia, ma uno spettacolo ipnotizzante. Abbiamo chiesto informazioni a un guardiano di un parcheggio che ci ha fatto correre per prendere l’autobus per rientrare a Union Square, dove si trova il nostro hotel. Il conducente ci ha aggredito, si è messo ad urlare perché non avevamo i dollari “contati”. In un inglese incomprensibile ci ha fatto una sceneggiata, più che altro perché gli abbiamo fatto perdere il verde. E alla fine si è messo a ridere e ci ha regalato i biglietti sentenziando un “Enjoy San Francisco!”. Pensavamo ci prendesse per il culo, e invece no. I giapponesi che sono saliti insieme a noi sono rimasti senza parole. E il tizio seduto davanti all’uscita (un cinese inguardabile) ha continuato impassibile a mangiare i suoi biscotti, sputando con regolarità in un sacchetto di plastica. Poi è salito un signore di una cinquantina d’anni. Da dietro, normale. Con una valigia nera. Si è girato ed era vestito da supereroe. La città delle idee bizzarre, di Alcatraz e Kerouak non delude le aspettative. Sei da Urban Outfitters nella centralissima Market Street, ti sposti di 50 metri e ti trovi in un covo di barboni. Attraversi la strada e sei in Italia, giri l’angolo e sei in Cina. Templi, pagode e saloon della corsa all’oro. Giovani patinati e emarginati che dormono vista Oceano e che se ne fottono di tutto e di tutti. Ragazzi che si muovono su skate elettrici, ruote supersoniche, ma col casco ben saldo in testa. Negozi organic e odore di canna ovunque. Ancora non ho visto i pappagalli e i murales. Ma ho incontrato il kitsch del Pier 39, e mi pare che a San Francisco ci sia proprio tutto. Non è New York, ma il MOMA c’è anche qui. E non vedo l’ora che sia domani. Have a good night!
Inviato da iPhone
Fabrizio Raimondi
Lascia un commento